Manifestazione di pensiero idonea a indurre altri soggetti a commettere reati.
Enciclopedia Treccani
L’apologia consiste nell’esaltazione di una determinata persona o condotta, che assume rilievo penalmente quando si esprime in un giudizio positivo su un episodio criminoso e il colpevole, con la propria condotta, determina il rischio di consumazione di delitti lesivi di interessi analoghi a quelli offesi dal crimine esaltato.
In altre parole, l’apologia si concretizza in una particolare forma di manifestazione del pensiero diretta a far commettere delitti e si realizza nel tenere pubblicamente un comportamento criminoso attraverso scritti o discorsi apparentemente leciti, diretti ad esaltare, giustificare un fatto o il suo autore con l’intento di spronare altri all’imitazione o di eliminare la ripugnanza verso tale fatto o verso l’autore di delitti.
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Detta norma non punisce una mera manifestazione del pensiero contraria ad alcune scelte di politica criminale effettuata dal legislatore ovvero non sanziona una semplice critica alla legge, alle sentenze dei giudici, alla promozione dell’abolizione di una norma penale oppure per avere espresso un giudizio favorevole sul movente dell’autore di un delitto. La norma punisce, invece, solo le condotte che provocano la commissione di delitti della stessa specie di quelli apologizzati.
Per far scattare l’apologia di reato è necessaria la rievocazione pubblica di un episodio criminoso, diretta a provocare la violazione delle norme penali, nel senso che l’azione deve avere la concreta capacità di provocare l’immediata esecuzione di delitti o, quanto meno, la probabilità che essi vengano commessi in un futuro più o meno prossimo.
Ne consegue che la manifestazione del proprio pensiero configura apologia di reato solo quando dalla stessa può derivare il pericolo della commissione di reati.
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Sotto il profilo soggettivo, affinché sussista l’apologia di reato è necessario che l’azione criminosa sia accompagnata dalla coscienza e volontà di fare apologia, mentre sotto il profilo oggettivo l’interesse tutelato è l’ordine pubblico ossia il regolare andamento del vivere civile garantito dallo Stato attraverso norme spesso di rilevanza penale, che debbono essere inderogabilmente osservate da tutti i consociati.
Inoltre, per la consumazione del reato, l’apologia deve avvenire in un luogo pubblico o aperto al pubblico ad esempio in una piazza, durante una trasmissione radiofonica o televisiva, mediante la stampa, attraverso Internet ed i vari social network.
Sabrina Mirabelli, Cosa vuol dire apologia di reato?, da La legge per tutti