Il libro di Vannacci non l’ho letto, non lo avrei letto, non lo avrei potuto prendere in mano come oggetto, mi accontentavo di un pdf, mi sono accontentato di leggere ampi stralci da un libro di Arcangeli. È una via di mezzo tra un pamphlet scopiazzato qua e là dai peggiori articoli della «Difesa della razza» e un feuilleton nero, con sprazzi di comicità involontaria veramente pregevole, come in questo passaggio:
Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità che si può invece scorgere in tutti gli affreschi, i quadri e le statue che dagli etruschi sono giunti ai giorni nostri.
Italianità, cittadinanza, etruschi. Si possono avere opinioni su qualsiasi cosa, anche senza conoscere alcunché di storia, antropologia e genetica. Lo sproloquio sulla scuola è all’ordine del giorno. Però. Dalla stessa compagnia del Generale (nel frattempo declassato a soldato semplice) proviene l’attuale ministro dell’istruzione e del merito che ha emanato le linee guida per l’educazione civica per 10 milioni di studenti e non fa mistero di voler reintrodurre le classi differenziali (in perfetta sintonia con l’autore del mondo al contrario) e questo è leggermente meno un problema di folclore.