LUIGI PIRANDELLO Non si può vivere davanti a uno specchio

Da «Uno, nessuno e centomila»

Non mi restava per il momento che Anna Rosa, la compagnia ch’ella voleva le tenessi durante la sua infermità.
– Se ne stava a letto, col piede fasciatole diceva che non se ne sarebbe alzata più, se, come ancora i medici temevano, fosse rimasta zoppa.
Il pallore e il languore della lunga degenza le avevano conferito una grazia nuova, in contrasto con quella di prima. La luce degli occhi le si era fatta più intensa, quasi cupa. Diceva di non poter dormire. L’odore dei suoi capelli densi, neri, un po’ ricciuti e aridi, quando la mattina se li trovava sciolti e arruffati sul guanciale, la soffocava. Se non era per il ribrezzo delle mani d’un parrucchiere sul suo capo, se li sarebbe fatti tagliare. Continua a leggere “LUIGI PIRANDELLO Non si può vivere davanti a uno specchio”