ITALO SVEVO Provi con l’autosuggestione

Lettera a Valerio Jahier, Villa Veneziani, Trieste 27 dicembre 1927

Egregio Signore, non vorrei poi averle dato un consiglio che potrebbe attenuare la speranza ch’Ella ripone nella cura che vuole intraprendere. Dio me ne guardi. Certo è ch’io non posso mentire e debbo confermarle che in un caso trattato dal Freud in persona non si ebbe alcun risultato. Per esattezza debbo aggiungere che il Freud stesso, dopo anni di cure implicanti gravi spese, congedò il paziente dichiarandolo inguaribile. Anzi io ammiro il Freud, ma quel verdetto dopo tanta vita perduta mi lasciò un’impressione disgustosa. Non voglio però assumere una responsabilità (conoscendo se stesso che somiglia a me Ella non ne sarà sorpreso) ma però non so abbandonarla senz’assumere (per le stesse ragioni Ella non ne sarà sorpreso): Perché non prova la cura dell’autosuggestione con qualche dottore della scuola di Nancy? Continua a leggere “ITALO SVEVO Provi con l’autosuggestione”