ALESSANDRO GIARRETTINO Italo Calvino: i classici tra i banchi

[Doppiozero, 27 settembre 2023]

Definizioni

Nel suo celebre catalogo di definizioni ragionate sul Perché leggere i classici (in Italo Calvino, Saggi 1945-1985, t. II, a cura di M. Barenghi, Mondadori, 1995. Tutte le citazioni indicate da S sono tratte da questa raccolta) Calvino si interroga, oltre che sulla natura di un libro “classico”, sulla complessità dei rapporti che ciascun lettore può stabilire con esso ricavandone conoscenze fondamentali su sé stesso e sul mondo circostante. Sin dal primo tentativo di definizione, sui quattordici complessivi, Calvino rileva l’importanza dei classici come «letture di “formazione” d’un individuo» e, pur evidenziando che «leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario», sottolinea il fatto che la «gioventù comunica alla lettura come a ogni altra esperienza un particolare sapore e una particolare importanza» (S 1816-7). Continua a leggere “ALESSANDRO GIARRETTINO Italo Calvino: i classici tra i banchi”

Ostinazione

La scuola dovrebbe fornire gli strumenti per uno sguardo d’insieme, uno sguardo «politico» nel senso etimologico della parola. Ora la specializzazione, pur necessaria, anzi sempre più nelle società attuali in cui la tecnologia ha invaso ogni aspetto della vita degli individui, è quanto di più «impolitico» ci sia e favorisce l’inserimento passivo in ruoli predeterminati, da quelli puramente esecutivi a quelli altamente innovativi.
Gustavo Zagrebelsky, Identità e responsabilità: il significato costituzionale dell’essere italiani, in «Micromega», 1, 2024

Non riesco a comprendere la nostra ostinazione di impartire agli studenti della scuola superiore una caterva di materie, tra cui inutili doppioni (matematica e fisica, storia e filosofia, italiano e latino ecc.), e quasi tutte poco adatte a formare il cittadino di domani. Continua a leggere “Ostinazione”