Cosa (non) leggo

VIII
Cosa (non) ho letto nel 2023
31 dicembre 2023

Anche quest’anno non mi so decidere per «il migliore romanzo letto dell’anno» quindi vado con una cinquina: Donnarumma all’assalto di Ottiero Ottieri, che vale anche come titolo vintage, La lentezza di Milan Kundera, Noi la farem vendetta di Paolo Nori, Guerra di Louis Ferdinand Céline e Nei giorni oscuri della nostra vita di Rebecca Donner. Il saggio più saggio i Nove saggi danteschi di Jorge Luis Borges, mentre 29 luglio 1900 di Marc Abeltaro è «il migliore libro di storia letto nel 2023» se non altro perché racconta cosa è successo il 29 luglio 1900. Non mi hanno esaltato, non tanto però da cederli, La ricreazione è finita di Dario Ferrari, Più tardi nel pomeriggio di Grace Paley e Nelle terre di nessuno di Chris Offutt. Delle Relazioni pericolose di Laclos posso dire che secondo me va letto, ma non è quel capolavoro assoluto che promette la quarta di copertina.

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