La Repubblica, sempre a caccia di notizie con cui rappresentare il lato folcloristico della scuola, stavolta ha scovato un liceo paritario di Bologna dove sarà sperimentata (in una classe) la scuola senza voti (in itinere), come al liceo Morgagni di Roma (dove la sperimentazione è stara chiusa). Dice che il voto crea stress e non deve essere usato come una minaccia. Gli studenti fortunati di questa classe del Manzoni saranno quindi tartassati (dice il referente: «la valutazione degli studenti sarà molto più frequente e costante») di verifiche senza voto numerico, ma ogni volta per capire come sono andati dovranno leggere una pappardella in didattichese. E tutto ciò non è ancora più stressante?
Stress