Allegria

C’è questa proposta di accorciare di un anno la scuola secondaria di secondo grado. Tecnici e professionali per ora, a quanto sembra. Per fortuna io insegno al liceo. Però dico: perché non due? Si è capito, lo aveva capito prima e meglio di noi Oscar Wilde, e con lui la grande Maria Stella Gelmini, che la scuola genera l’ignoranza (Oscar dice che si è istruito finché non è andato a scuola, fatemi ritrovare la citazione), lo ribadiscono l’Ocse-Pisa, l’Invalsi, l’Indire, Eduscopio, la Repubblica, Paolo Crepet, che per aumentare la formazione bisogna diminuire la scuola. E quindi? Attacchiamo alla primaria e alla scuola media il triennio delle superiori, niente bocciature, niente voti, programmi snelli, zainetti leggeri, cuori pieni di allegria

Tizio

Conosco Tizio. Secondo la conoscenza che ne ho, gli do una realtà: per me. Ma Tizio lo conoscete anche voi, e certo quello che conoscete voi non è quello stesso che conosco io perché ciascuno di noi lo conosce a suo modo e gli dà a suo modo una realtà. Ora anche per se stesso Tizio ha tante realtà per quanti di noi conosce, perché in un modo si conosce con me e in un altro con voi e con un terzo, con un quarto e via dicendo. Il che vuol dire che Tizio è realmente uno con me, uno con voi, un altro con un terzo, un altro con un quarto e via dicendo, pur avendo l’illusione anche lui, anzi lui specialmente, d’esser uno per tutti.

Da Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila