«La solitudine del satiro», 16 gennaio 2013
La letteratura italiana penso talvolta dovrebbe essere interessante di per sé. Allora siccome vedo che mentre spiego Verga nessuno mi ascolta dico: ma possibile che non ve frega niente neppure di Verga? Quando si parlava del Trecento, di Machiavelli, di Ariosto dicevate tutti che erano lontani nel tempo e ora?
Se vuole saliamo sui banchi e facciamo l’attimo fuggente propone Martina.
Ma che c’entra, non sto facendo un discorso anticonformista…
Ma no, è per animare la sua lezione.