Xenofobia

L’intolleranza più pericolosa è proprio quella che sorge in assenza di qualsiasi dottrina, a opera di pulsioni elementari. Per questo non può essere criticata e tenuta a freno con argomenti razionali.
Umberto Eco, Cinque scritti morali

L’intolleranza selvaggia – o xenofobia – fa capo alle pulsioni più elementari di rifiuto della diversità e non ha bisogno di una dottrina razzista per estrinsecarsi: lo xenofobo è colui che, di fronte allo straniero dal quale si sente minacciato, dice che costui puzza, che è brutto, che è incivile, che è malvagio, che gli sta rubando il lavoro, che gli sta rubando le donne, che sta invadendo il suo territorio, che sta distruggendo le sue tradizioni, che gli sta portando delle malattie, e che pertanto deve essere rispedito a casa sua (ammesso che ne abbia una).
Valentina Pisanty, La difesa della razza

leggi anche: Adriano Prosperi, Il volto banale della xenofobia