La nostra scuola, 17 agosto 2025
Si rincorrono nel dibattito attuale critiche feroci all’impostazione tradizionale della scuola, con l’insegnante al centro di un modello trasmissivo della conoscenza e gli studenti come utenti passivi. Pedagogisti della prima ora, politici, opinionisti, influencer, persone comuni, dai salotti televisivi, dalle proprie pagine social (che spesso hanno sostituito le chiacchiere al bar) pontificano sull’esigenza di innovare la scuola liberandola da un sistema antiquato ormai superato, rispetto a un mondo che non esiste più. Secondo questo filone “neo-progressista” le aule sarebbero luoghi di “consumo passivo dell’informazione”, e il modo d’insegnare prevalente un’ingombrante pratica ottocentesca che fa a pugni con la maratona imposta dal mondo digitale in cui i ragazzi vivono.
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