RENATA PULEO Invalsi fra Big Data e Data Despota

La scuola e noi, 31 marzo 2025

Cosa succede quando digitiamo

Il titolo inconsueto ha bisogno di qualche spiegazione. I dati big, importanti, che ci riguardano personalmente, sono in ogni istante intercettati attraverso i dispositivi che utilizziamo, ormai per qualsiasi funzione della vita sociale, per pratiche e istanze amministrative, in format, questionari, attestati, eccetera. È un’attività di rastrellamento operata dalle piattaforme private (le più note sono racchiuse nell’acronimo GAFAM: Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) e pubbliche. Dati oggettivi e soggettivi, posture e inclinazioni di gusto, rapporti affettivi (soft skills) diventano codici alfanumerici elaborati da potenti sistemi algoritmici Continua a leggere “RENATA PULEO Invalsi fra Big Data e Data Despota”

GABRIELE FERRANTE Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o «talismano per il futuro» come sosteneva Calvino?

La Tecnica della Scuola, 20 dicembre 2024

«Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale…». In quanti, tra coloro che hanno frequentato il liceo tra gli anni 60 e 70, sarebbero in grado di continuare a memoria? In molti, riteniamo. E i più giovani, diciamo i trentenni di oggi? Qualcuno, probabilmente, ma certamente nessuno tra i ragazzi e le ragazze attualmente frequentanti o diplomati da qualche anno. Imparare a memoria una poesia è, da tempo oramai, una pratica considerata inutile a livello didattico. Sarà davvero così? Imparare a memoria un testo è un’inutile perdita di tempo? Se lo chiede in questi giorni su Il Fatto quotidiano, Bruno Contigiani, giornalista, scrittore e fondatore dell’associazione “L’Arte del vivere con lentezza”. Continua a leggere “GABRIELE FERRANTE Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o «talismano per il futuro» come sosteneva Calvino?”