La ferita lo faceva diventare matto.
Sapeva che era quasi natale,
aveva ricevuto gli auguri per posta.
Perciò agli alberi dove si nascondevano i cecchini
erano appesi bastoncini di zucchero.
C’erano palline di vetro scintillanti
e c’erano granate rotonde
e ovviamente i regali erano tutti minati
stava ben attento a non toccarli.
Le lucine intermittenti erano segnali di pericolo
nei pressi di un incidente, l’incidente era lui.
Sapeva di aver perso molto sangue
si chiedeva se qualcuno lo avesse trovato.
Quando iniziò a nevicare non era vera neve,
erano i grandi fiocchi di carta
che ritagliava da bambino. La sua squadra era scomparsa,
forse i cecchini l’avevano colpita.
C’erano molti corvi
non gracchiavano carole natalizie.
Traduzione di Francesca Cosi