«Via Paolo Fabbri 43» (1976)
Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
Credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi (a sedere!), avrei scritto canzoni
Va beh, lo ammetto e mi son sbagliato e accetto il «crucifige» e così sia
Chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia oh, il primo che ha studiato
Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante
Mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d’un cantante
Giovane e ingenuo ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo
E un cazzo in culo e accuse d’arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta