Il latino è affascinante

«La solitudine del satiro», aa. ss. 2012-2015

Prof, non trovo stantium, ho cercato stantius, stantio… niente
Sei fuori strada Marta, è come se andassi a chiedere una banana a un ferramenta…
Prof…
Sì!?
IL LATINO È AFFASCINANTE!!

Prof… ma lei è madrelingua latina?

Tre alunni si sono copiati la versione. La prima ha scritto due migliaia di soldati. Il secondo due miglioni. Il terzo due migliardi.

Una buona notizia: tempus multa delebit = il tempo cancellerà le multe.

Ipotesi per alta nive: lunga barba. No perché cioè se il resto dice: Lo vedi come sta Socrate bianco…

La terza strofa dell’ode di Orazio è diventata il terzo comma. E quindi permitte divis cetera non è un imperativo morale, ma un decreto.

Secondo un altro Orazio è diventato un poeta greco… ti sei reso conto di avere fatto una traduzione dal latino? (su questa cosa possedevo una foto)

Tibullo: Mi tengono legato le catene di una fanciulla grassottella (formosae puellae)

Puzzava (putabat) può reggere un’infinitiva?

Da cosa viene elatus? Da Elio!

Il distico elegiaco è formato da un esagono e un pentagono.

Spiego il brano di Ovidio dove si parla di Narciso. A un certo punto mi soffermo su nitidis argenteus undis… perché è importante questo riferimento all’acqua limpida, qui?
Perché si era torbida Narciso non saa poteva beve.

Dopo l’Ars amatoria Ovidio si dedica a opere di maggiore spessore…
Quante pagine in più?

Ho letto in latino il carme di Catullo che parla di Ipsililla. Qualche mormorio a «novem continuas fututiones». Nessuno ha fiatato quando ho letto «supinus pertundo tunicam palliumque».