Rimango fedele al principio di Chomsky: «Le vittorie nel campo della libertà di parola si ottengono spesso difendendo le opinioni più abiette e abominevoli». Nel panegirico contro la censura dei colleghi cantautori di Tony F. manca questo passaggio, che è invece decisivo: abominevoli. O anche sconsolatamente inconsistenti. E inoltre: Chomsky non consiglierebbe di dare il palco del Circo Massimo a un tizio che esprime dei contenuti abominevoli in nome della difesa della libertà. E infine: Tony F. è una cosa e Celine un’altra per dire
Giorno: 21 dicembre 2024
ROSSELLA LATEMPA Coreografi, dati e intelligenza artificiale a scuola
[Le parole e le cose, 13 maggio 2024]
Immaginiamo un’aula dove alcuni studenti stanno lavorando alla progettazione delle piramidi con difficili calcoli che vengono dati in pasto a un’intelligenza artificiale per generare il progetto perfetto, altri dialogano con Dante al fine di farsi spiegare cosa c’è dietro agli aneddoti che vengono raccontanti nell’Inferno mentre un altro gruppo scrive un racconto collaborando con una chat intelligente. Sono scenari di utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) che molti oggi stanno iniziando a immaginare, e, alcuni, a sperimentare.
Le parole, tratte da un’intervista al sole 24 ore sul futuro dell’istruzione, sono di Cristina Pozzi, oggi Ceo & Co-Founder Edulia dal Sapere Treccani Continua a leggere “ROSSELLA LATEMPA Coreografi, dati e intelligenza artificiale a scuola”
LINDA CAVADINI A cosa serve la letteratura? Note a margine dell’Addio ai monti
[La scuola e noi, 18 marzo 2024]
A che serve la letteratura? Perché io mi ostino a credere che sia sempre più necessaria? Più passa il tempo più mi trovo a non avere una risposta netta e univoca: so quello che vale per me, ma non trovo una spiegazione assoluta e il tutto si complica se penso al suo senso in classe oggi, in un mondo così liquido o orizzontale. Un tempo credevo che proprio la sua inutilità fosse segno di quanto ci fosse necessaria, ma mi rendo conto che è retorica anche questa e certo non una risposta; non mi convince appieno nemmeno chiamare in causa bellezza e piacere perché spesso le due cose arrivano dopo molto tempo e sono frutto di mediazione. Continua a leggere “LINDA CAVADINI A cosa serve la letteratura? Note a margine dell’Addio ai monti”