GIOVANNI BOCCACCIO Ser Ciappelletto

«Decameron», I giornata

Ser Cepparello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato un pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto.

Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascheduna cosa la quale l’uomo fa, dallo ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. Per che, dovendo io al nostro novellare, sì come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra speranza in lui, sì come in cosa impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato. Continua a leggere “GIOVANNI BOCCACCIO Ser Ciappelletto”

Pornografia (e erotismo)

Trattazione o rappresentazione esplicita di soggetti o immagini osceni che stimolano eroticamente il lettore o lo spettatore.
Vocabolario Treccani

La pornografia è la forma di fiction più letteraria di tutte: un testo verbale che conserva il minimo legame con la realtà esterna, e deve far conto solo sulle sue risorse interne per creare una narrazione complessa in grado di catturare l’attenzione del lettore.
J.G. Ballard, La fiera delle atrocità

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FRANCESCO PETRARCA Quando io movo i sospiri a chiamar voi

«Rerum vulgarium fragmenta», 5

Quando io movo i sospiri a chiamar voi
e ‘l nome che nel cor mi scrisse Amore,
LAUdando s’incomincia udir di fore
il suon de’ primi dolci accenti suoi.

Vostro stato REal, che ‘ncontro poi,
raddoppia a l’alta impresa il mio valore;
ma: TAci , grida il fin, ché farle honore
è d’altri homeri soma che da’ tuoi.

Così LAUdare et REverire insegna
la voce stessa, pur ch’altri vi chiami,
o d’ogni reverenza et d’onor degna: Continua a leggere “FRANCESCO PETRARCA Quando io movo i sospiri a chiamar voi”

QUEEN Un altro morde la polvere (Another One Bites The Dust)

Da «The Game» (1980)

Su, andiamo!
Steve cammina pallido per strada,
Con la tesa del cappello tirata giù
Non c’è altro suono che il rumore dei suoi passi,
Le mitragliatrici pronte a sparare
Sei pronto, sei pronto per questo
Tieniti forte alla sedia
Qui fuori fischiano le pallottole
Al ritmo delle battute
Un altro morde la polvere Continua a leggere “QUEEN Un altro morde la polvere (Another One Bites The Dust)”

LUCA MALGIOGLIO Lezione frontale trasmissiva

[La nostra scuola, 20 settembre 2024]

Classe I xxx, indirizzo tecnico, tutti maschi. Metà settembre, si ricomincia

– Dicevamo, allora, che il telefono va consegnato all’inizio dell’ora, secondo voi perché?
– Perché non dobbiamo usarlo?
– Giusto, ma perché non dobbiamo usarlo?
– Perché ci distrae?
– Ecco, se stiamo qui a parlare tra noi, non potete pensare a rispondere ai messaggi. Oltretutto, significa fare male una cosa e l’altra Continua a leggere “LUCA MALGIOGLIO Lezione frontale trasmissiva”

EUSEBIO CHIEFARI – VITTORIO DANIELE Test INVALSI nel curriculum dello studente: un abuso

[Roars, 15 marzo 2024]

Il recente decreto legge che prevede di inserire i risultati dei test Invalsi nel curriculum degli studenti desta serie preoccupazioni. I punteggi nei test, quanto quelli sul QI, sono fortemente influenzati dalla condizione socioeconomica delle famiglie e dalle caratteristiche del contesto sociale e territoriale da cui provengono gli studenti. Chi proviene da famiglie o da contesti svantaggiati ha, mediamente, punteggi inferiori di chi, invece, è più avvantaggiato sotto il profilo socioeconomico.  Uno dei rischi da scongiurare è che i risultati ottenuti nei test – risultati che, è bene ricordarlo, possono variare nel tempo – possano essere usati per «incasellare» gli studenti, indirizzandone irrimediabilmente il successivo percorso scolastico o professionale. I test diventerebbero, così, un elemento che contribuisce a perpetuare le disuguaglianze stesse.
  1. A cosa servono i test?

I livelli di apprendimento conseguiti nelle prove Invalsi dovranno essere indicati, in forma descrittiva, in una specifica sezione del curriculum dello studente allegato al diploma di scuola superiore. Continua a leggere “EUSEBIO CHIEFARI – VITTORIO DANIELE Test INVALSI nel curriculum dello studente: un abuso”

FRANCO FORTINI Lontano lontano

Da «Sette canzonette del Golfo» (1991)

Lontano lontano si fanno la guerra.
Il sangue degli altri si sparge per terra.
Io questa mattina mi sono ferito
a un gambo di rosa, pungendomi un dito.
Succhiando quel dito, pensavo alla guerra.
Oh povera gente, che triste è la terra!
Non posso giovare, non posso parlare,
non posso partire per cielo o per mare.
E se anche potessi, o genti indifese,
ho l’arabo nullo! Ho scarso l’inglese!
Potrei sotto il capo dei corpi riversi
posare un mio fitto volume di versi?
Non credo. Cessiamo la mesta ironia.
Mettiamo una maglia, che il sole va via.

MURAKAMI HARUKI Abbandonare un gatto

Cosa ricordo di lui…
Molte cose. Naturalmente. È ovvio, visto che abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto, tutti i giorni. in una casa piuttosto piccola, da quando sono nato fino a quando sono andato ad abitare per conto mio, a diciott’anni. E. come succede nella maggior parte dei casi tra padre e figlio, abbiamo avuto momenti belli e momenti difficili. Quelli che però mi tornano in mente con più forza, chissà perché, non sono né i primi né i secondi. ma piuttosto episodi banali, che non hanno nulla di straordinario.
Questo, ad esempio. Quando vivevamo a Shukugawa (nel comune di Nishinomiya, prefettura di Hyogo) un giorno lui e io andammo in bicicletta fino alla spiaggia per abbandonare un gatto Continua a leggere “MURAKAMI HARUKI Abbandonare un gatto”

Apologia di reato

Manifestazione di pensiero idonea a indurre altri soggetti a commettere reati.
Enciclopedia Treccani

L’apologia consiste nell’esaltazione di una determinata persona o condotta, che assume rilievo penalmente quando si esprime in un giudizio positivo su un episodio criminoso e il colpevole, con la propria condotta, determina il rischio di consumazione di delitti lesivi di interessi analoghi a quelli offesi dal crimine esaltato.

In altre parole, l’apologia si concretizza in una particolare forma di manifestazione del pensiero diretta a far commettere delitti e si realizza nel tenere pubblicamente un comportamento criminoso attraverso scritti o discorsi apparentemente leciti, diretti ad esaltare, giustificare un fatto o il suo autore con l’intento di spronare altri all’imitazione o di eliminare la ripugnanza verso tale fatto o verso l’autore di delitti.

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