Misoginia

La misoginia nasce in Grecia, è un fatto storico indiscutibile. E lo si vede da come le donne venivano trattate fin dall’infanzia. Allevate in casa dalle schiave, se appartenenti a una famiglia agiata, le ragazze venivano promesse in spose già da bambine e attendevano il matrimonio che, di regola, aveva luogo intorno ai loro quattordici o quindici anni e le univa a un uomo che, sempre di regola, era attorno alla trentina […]. Non ricevevano alcuna forma di educazione, né a scuola, che non frequentavano, né a casa, dove trascorrevano il tempo ad apprendere i lavori femminili. La loro vita pubblica era molto limitata. Uscivano solo per i matrimoni o le grandi cerimonie, funerali e occasioni analoghe, e […] non avevano nessun ruolo neanche nell’educazione dei figli, che era demandata al padre […]. Una volta sposata, la donna naturalmente era tenuta alla più rigorosa e assoluta fedeltà al marito, ma ovviamente non valeva il contrario.

Eva Cantarella, La misoginia nell’antica Grecia, in «Micromega», 2, 2024

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