STEFANO BORRONI BARALE La transizione digitale, terreno di un nuovo conflitto sociale

[Su la testa, settembre 2023]

Il modo migliore per mantenere le persone passive e obbedienti è quello di limitare rigorosamente lo spettro delle opinioni accettabili, ma permettere un un dibattito molto vivace all’interno dello spettro, incoraggiando le opinioni più critiche. Questo dà alle persone la sensazione che ci sia un libero pensiero in corso, mentre per tutto il tempo i presupposti del sistema vengono rafforzati dai limiti posti alla portata del dibattito.
Noam A. Chomsky, The common good, 1998

Il dibattito odierno sulla tecnologia è letteralmente ostruito da definizioni e concetti che nascondono al loro interno pensieri, visioni e assiomi di chi le conia. Il risultato è una narrazione mistificata della tecnologia, dei rapporti di forza che essa impone alla società attraverso cambiamenti dirompenti1 e che consolida attraverso la burocrazia dei suoi apparati composti da tecnologia, istituzioni e ideologia2.

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RACHEL GUTMAN-WEI Scrivere a mano è un’arte

[«The Atlantic», 11 luglio 2023, tradotto da Internazionale, 12 agosto 2023]

Poiché sono una scrittrice, e poiché sono un’accumulatrice compulsiva, il mio appartamento è disseminato di taccuini che contengono un miscuglio di annotazioni ed elaborati scolastici. Molte pagine non hanno data, ma io posso dire a quale periodo della mia vita corrispondono semplicemente guardando la calligrafia. Nei primi scritti, quando ero alle elementari, la mia grafia era spigolosa, frastagliata; persino le “e” presentavano angoli acuti. Alle medie, quando volevo essere più femminile (e stavo comunque fallendo), scrivevo lettere più tondeggianti, ogni curva era una bolla pronta a scoppiare. Al liceo, quando era giunto il momento di prendere sul serio l’iscrizione all’università, ho adottato il corsivo, snello e controllato.

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