FABRIZIO DE ANDRÈ Il fannullone

Da «Nuvole barocche» (1969)

Senza pretesa di voler strafare
Io dormo al giorno quattordici ore
Anche per questo nel mio rione
Godo la fama di fannullone
Ma non si sdegni la brava gente
Se nella vita non riesco a far niente

Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte
Sognando mille favole di gloria e di vendette
Racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi
Che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi
Tu reciti una parte fastidiosa alla gente
Facendo della vita una commedia divertente

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