Correlativo oggettivo

Le tematiche degli Ossi di seppia vengono elaborate ed espresse mediante un linguaggio talora oscuro e di non sempre facile decifrazione. Montale paria in proposito di poetica dell’oggetto, caratterizzata dalla volontà di «esprimere l’oggetto» e «tacere l’occasione». Gli oggetti diventano, in tal modo, l’equivalente di un’emozione, di uno stato d’animo del poeta, ma che può riguardare anche il lettore. Questo procedimento coincide con la teoria del «correlativo oggettivo di Thomas Stearns Eliot (1888-1965), espressa nel 1919 in un articolo sull’Amleto di Shakespeare. Il poeta inglese scrive che l’unico modo «per esprimere un’emozione in forma d’arte consiste nel trovare un correlativo oggettivo, ossia «una serie d’oggetti, una situazione, una catena di eventi Continua a leggere “Correlativo oggettivo”